Cosa fare ?
ESPLORARE E ARRICCHIRSI NEL CORPO E NELLO SPIRITO
Il territorio dei Colli Berici è caratterizzato da una varietà di attività produttive , commerciali e artigianali. La terra vicentina, e in particolar modo quella berica, è formata da una geografia ricca e complessa, con aree montagnose, colline e pianure fertili che offrono prodotti saporiti e di eccellente qualità, diverse a seconda dell’altitudine e dell’ambiente in cui vengono coltivati e delle stagioni. Qui nascono prodotti DOC, DOCG e DOP che rendono il nostro comprensorio una scoperta continua di sapori.
Noi amiamo e proteggiamo il nostro territorio e con questa piccola pagina vogliamo condividere con voi alcune realtà turistiche, paesaggistiche e storiche che potrete godere nelle vicinanze del nostro agriturismo.
MUSEO VENETO DELLE CAMPANE
Museo e attività per famiglia
Il museo veneto delle campane (MuVeC) ospita la più ricca e curata collezione di campane in Italia, ormai prossima a divenire la più grande in Europa. Vi sono ospitati più di 200 esemplari che decorarono chiese, templi e palazzi non solo d’Italia, ma anche di Francia, Germania, Cina, India, Birmania e Thailandia. Sorge a coronamento di più di 250 anni di attività artigiana della Fonderia Colbachini, nata nel 1745 e nel 1898 insignita del titolo di Fonderia Pontificia. Il MuVeC è ospitato presso Villa Fogazzaro-Colbachini.
(fonte www.muvec.it )
Ciclabile TREVISO-OSTIGLIA
70 Km tutti da pedalare
La pista ciclabile che passa vicino al nostro agriturismo che si sviluppa in senso est-ovest ripercorrendo il tracciato di un’ex ferrovia da TREVISO ad OTIGLIA.
Da percorrere tutta d’un fiato oppure con un passo più rilassato, grazie ai numerosi accessi e diramazioni è possibile fermarsi per la visita alle ville Venete o altri luoghi di interesse storico o naturalistico.
Ha il vantaggio di essere una lunga linea boscosa pianeggiante, su sedime proprio, prevalentemente asfaltato; solo il tratto in provincia di Treviso (15 km circa) è su fondo sterrato con ghiaino stabilizzato. Altra caratteristica della pista è il piacevole susseguirsi di stazioni ferroviarie, caselli o case cantoniere. La maggior parte di queste strutture sono state recuperate: molte sono abitazioni private, altre invece sono delle strutture a servizio e supporto del cicloturista.
L’ex ferrovia fu costruita a più riprese tra il 1921 e il 1941: si trattava di una linea ferrata di circa 116 km, che collegava la città di Ostiglia (provincia di Mantova) a Treviso e dunque idealmente due grandi fiumi: il Po e il Piave. La ferrovia, utilizzata sia per motivi commerciali che militari, fu gravemente danneggiata durante la Seconda Guerra Mondiale, tanto da essere resa impraticabile. Al termine della Guerra alcuni tratti furono definitivamente chiusi, altri in provincia di Mantova, Verona e Vicenza continuarono a funzionare fino all’inizio degli anni Ottanta per consentire il trasporto merci. La pista si presenta come un lungo corridoio verde perfettamente recuperato che corre ininterrotto per circa 70 km dalla città di Treviso fino a Montegalda (provincia di Vicenza), attraversando borghi, paesi di campagna, oasi naturalistiche e intervallata da servizi per il cicloturista.
E’ tra le maggiori arterie del cicloturismo Veneto, definita come Itinerario n. 5 nella segnaletica ufficiale regionale (I5) questa ciclovia consente la diramazione verso altre importanti piste venete come: la ciclabile del Sile (Treviso – Jesolo), il Sentiero degli Ezzelini (Asolo) e il Cammino di S. Antonio (Padova), la ciclovia del Brenta (Trento – Bassano del Grappa), la ciclovia del Bacchiglione (Padova – Colli Euganei – Vicenza), la Riviera Berica (Vicenza – Padova), la via del Tergola (fino alla Riviera del Brenta) ma intercetta facilmente anche la Dolomiti – Venezia e la AIDA (Alta Italia da Attraversare), un grande itinerario nazionale lungo oltre 900 km.
(fonte: www.ciclabile-treviso-ostiglia.it/it/la-treviso-ostiglia)